When General Motors’ ‘Art and Colour Section’ was established in 1927, independent coach works that designed and built bodies for the chassis constructed by brand manufacturers held the high ground in automobile design. Those bodies that were built by the factories themselves were most often the creation of engineers, working to a thoroughly practical brief.
Quando nel 1927 la General Motors ha fondato il dipartimento’ ‘Arti e Colori’, erano i carrozzieri indipendenti, che disegnavano e costruivano le carrozzerie per abbigliare i telai realizzati dai principali costruttori, a detenere lo scettro dello stile automobilistico. Le carrozzerie offerte direttamente dalle case erano spesso progettate da ingegneri, nate solo per rispon- dere a pratiche esigenze specifiche.
In the period of time covered by this book we will see many important examples of how America’s designs directly influenced the work of stylists in Italy and how American stylists working in and with Italy informed this unique Transatlantic Style blending the best of Italian imagination with a very American spirit.
Nell’arco di tempo coperto da questo libro vedremo molti importanti esempi di come i disegni americani abbiano influenzato direttamente il lavoro degli stilisti in Italia e come stilisti americani, che lavoravano in Italia e con l’Italia, abbiano dato origine a questo Stile Transatlantico così unico, nato mescolando il meglio della fantasia italiana e del migliore spirito americano.
The 1949 Buick Roadmaster represents a high point in the immediate postwar offering from the GM division. The development of the design themes from the 1938 Y-Job had reached a balance of simplicity and decoration that would in a few years seem to be almost somber compared to what would come later in the 1950s.
La Buick Roadmaster del 1949 rappresenta un’eccelenza nelle proposte di questa divisione della GM nell’immediato dopo guerra. Lo sviluppo dei temi di design, inizialmente proposti sulla Y-Job del 1938, ha qui raggiunto un perfetto equilibrio tra semplicità e decorazione che, anche solo pochi anni dopo, sembrerà essere quasi spento quando paragonato a quello dei primi anni ’50.
Now the stage was set for the field of battle to be defined the middle of the decade would see the most ‘American’ Italian cars ever built at the same time that Italian style, flair and spirit invaded the styling studios and showrooms of America.
Il momento è quello giusto perchè si possano meg- lio definire i limiti della sfida; è la metà di questo decennio che vedrà realizzate il maggior numero di auto italiane con stile americano nella storia, e, al contempo vedrà lo stile italiano, con il suo fascino e il suo spirito, invadere gli studi stilistici prima e i concessionari di automobili poi, americani.
One of the challenges of looking to Italy for design inspiration for full-size American cars was one of scale. What worked for a two-seat or small four-seat coupe or convertible didn’t always translate into a car twice the size. Nonetheless, efforts were made as can be seen in this plaster model from the Plymouth styling studio. Elements of European sporty cars can be seen, along with a general shape that can be seen in the Plymouth Belmont sports car of the same year.
Una delle maggiori sfide create dal prendere ispirazione dallo stile italiano per realizzare le grandi vetture Americane, è legata alla scala della vettura. Quello che funziona perfettamente su una berlinetta o una spider a due posti, non sempre riesce ad essere trasposto su una macchina due volte più grande. Ciò nonostante, come si può osservare guardando questo modello in gesso realizzato dal centro di studio dello stile della Plymouth, sono stati fatti parecchi tentativi in questa direzione. Si possono osservare alcuni elementi dello stile Italiano nato su alcune delle auto sportive europee, creare una forma generale che può essere ritrovata nella Plymouth Belmont spider dello stesso anno.
In building cars for the US market, Italian coach-builders never shied away from giving their clients what they felt they wanted. With two tone paint schemes and bold chrome profile accents popular and prevalent in US car designs it is not surprising to see those elements incorporated into Italian cars destined for American clients.
Nel costruire le automobili per il mercato statunit- ense, i carrozzieri italiani hanno sempre cercato di accontentare i loro clienti. Con la colorazione bicolore e i grandi profili cromati così popolari e ricercatti sulle vetture americane, non sorprende che questi elementi siano finiti anche sulle auto italiane pensate per il mercato americano.
Carrying the aerodynamic design themes of the Gilda Streamline X as adapted for Virgil Exner’s ‘Forward Look’, this top-of-the-line Ferrari grand tourer is a quintessential example of mid-decade Stile Transatlantico. It displays a unique combination of purposeful and functional attributes mixed with the purely decorative. The design conveys both great strength and power, benefiting from the presence of the spare, but bold bright trim accents.
Dotata del disegno aerodinamico sviluppato per la Gilda Streamline X e modificata secondo i concetti del “Forward Look” di Virgil Exner, questa Ferrari alto di gamma è un esempio perfetto dello “Stile Transatlantico” della metà degli anni ’50. Presenta un mix pressochè perfetto tra concetti utili e funzionali e quelli puramente decorativi. Il design trasmette grande forza e potenza, beneficiando della presenza delle poche, ma grandi, rifiniture cromate.
By the end of the decade, the classic style developed by Italian designers had banished almost all of the earlier American influences and American cars be- gan to be made over in an Italian mode.
Per la fine del decennio, lo stile classico sviluppato dai designer italiani aveva bandito quasi tutte le influenze americane precedenti e le automobili americane avevano cominciato ad essere realizzate secondo i dettami dello stile italiano.
Powered by a detuned racing V-8, this 5000GT is almost identical to that created for the Shah of Iran and is one of two such built by Touring. Delivered new to a wealthy South African, it is executed in a thoroughly modern, clean and simple Italian style similar to the work Touring did for the Lancia Flaminia GT.
Alimentata da un motore V8 da corsa leggermente depotenziato, questa 5000GT è quasi identica alla vettura creata per lo Shah di Persia ed è una delle sole due realizzate dalla Carrozzeria Touring. Il suo primo proprietario è stato un ricco sudafricano e la macchina mostra uno stile italiano, moderno, pulito e semplice, simile a quello realizzato da Touring per la Lancia Flaminia GT.
$100
The first book by noted Italian car expert, columnist and television presenter Donald Osborne, STILE TRANSATLANTICO/ TRANSATLANTIC STYLE: A Romance of Fins and Chrome brings to light the depth and range of the creative exchange in automotive design between Italy and America in the decade following the end of World War II.